Presentata la Guida di Repubblica ai sapori e piaceri Valle d'Aosta

8 agosto 2019 - Cultura

Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica, ha presentato in biblioteca la guida dedicata alla Valle d’Aosta, nel pomeriggio di mercoledì 7 agosto.

Presentazione Guida VdA di Repubblica

“La Valle d’Aosta è un luogo che emoziona, in cui la forte identità alpina, la cultura e la tradizione hanno un valore assoluto, un significato su cui si è costruito nel tempo. La bellezza della Valle d’Aosta e di Courmayeur è un patrimonio da comunicare a un turista selezionato che cerca un luogo vero, autentico, con una identità forte, dove fare esperienze di contatto con il territorio, le sue genti, e la bellezza della natura, lontano da una montagna Disneyland”.

Sono alcune delle riflessioni lanciate da Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica, in occasione della presentazione della guida dedicata alla Valle d’Aosta, avvenuta presso la biblioteca di Courmayeur nel pomeriggio di mercoledì 7 agosto. Cerasa ha raccontato la ricchezza e le attrattive della nostra regione attraverso i 62 itinerari che Repubblica propone in questa guida di 240 pagine, senza dimenticare 215 referenze (tra ristoranti, botteghe del gusto, dimore di charme e produttori di vino) sulle quali puntare.

A portare il saluto istituzionale in questa occasione è stato Laurent Viérin, Assessore al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta “La Guida della Valle d’Aosta è un prodotto che nell’estate valdostana rappresenta un valore aggiunto, un prodotto editoriale che finalmente inserisce il nostro territorio in un progetto prestigioso. A livello regionale abbiamo una nostra forte identità, che si sviluppa in tanti modi, tra itinerari ed eccellenze culturali, ambientali, enogastronomiche uniche. L’augurio è che questa Guida possa essere un punto di partenza per nuovi progetti che permettano di raccontare la Valle d’Aosta con ulteriori identificazioni territoriali. Siamo la più piccola regione d’Italia ma abbiamo le migliori eccellenze da esprimere”.

Per il Comune di Courmayeur, l’Assessore al Turismo, Ivan Parasacco, ha voluto evidenziare la sinergia che è in corso tra le Amministrazioni comunali e la Regione sul fronte turistico.  “Stiamo portando avanti una grande e importante collaborazione con l’Amministrazione regionale e con i Comuni della Valdigne. Oggi più che mai è necessario mettersi insieme e fare rete tra territori per raggiungere grandi progetti. Ne è un esempio la candidatura per il 2021 come Valle del Monte Bianco, che unisce i 5 comuni della Valdigne, a Comunità Europea della Sport, un lavoro portato avanti insieme e che siamo sicuri darà i suoi frutti. Courmayeur inoltre spera nella prossima entrata in Best of the Alps, per dare avvio a una nuova sinergia con le stazioni giù importanti delle Alpi. Se vuoi arrivare primo corri da solo, cita un detto Masai, se vuoi arrivare lontano cammina insieme. E quello che vogliamo fare: andare lontano, e questa guida, che speriamo sia la prima di una lunga serie, ci aiuta a presentare il nostro meraviglioso territorio e tutta la Valle d’Aosta”.

“Era l’ultima perla che mancava alla nostra collana dedicata all’Italia migliore, all’Italia delle regioni e dei territori, così diversi uno dall’altro, così affascinanti, così unici”, ha evidenziato ancora il direttore delle Guide, Giuseppe Cerasa. “Unici come la Valle che non può essere catalogata e archiviata sotto la voce Piemonte e Valle d’Aosta, errore grave, non facilmente cancellabile, foriero di equivoci e di semplificazioni che non rendono merito alla storia e alla cultura di queste tante identità che compongono il puzzle Italia e ne fanno un unicum irripetibile… un territorio di confine che va raccontato col rispetto per la storia e le tradizioni locali. Ma anche per l’urbanistica, per la cura del paesaggio, per l’amore del verde, per le passeggiate e i sentieri, per la cura dei suoi impianti sciistici, per la diversificazione delle proposte di trekking, per le dimore di charme. Ma anche per le proposte vitivinicole, limitate ma ricche di sensazioni e profumi, per la qualità e il numero di ristoranti e trattorie, per il numero di itinerari del gusto (eccezionali prodotti unici per una Regione unica”.

Ad arricchire l’incontro sono state le testimonianze e le riflessioni di Agostino Buillas di Morgex, chef e patron del Café Quinson, Laura Roullet, titolare dell'Hotel Bellevue di Cogne e del Petit Restaurant, Maurizio Grange, chef e patron de La Clusaz di Gignod, Alfio e Katia Fascendini, già titolari del Vecchio Ristoro di Aosta e Alessandra Demoz, chef e sommelier de La Chaumière al Plan Checrouit di Courmayeur.

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