Celebrata la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate

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Con la parata lungo le vie del centro di Courmayeur e la cerimonia di fronte al Monumento del municipio si sono svolte a Courmayeur le celebrazioni del 4 novembre.

Data:

03 Novembre 2019

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In questa data l'Italia ricorda l'Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore il 4 novembre 1918, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale.

Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del "Milite Ignoto", nel Sacello dell'Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato poi Festa nazionale.

Nel proprio discorso il Sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha evidenziato "Con il passare del tempo e all’interno di una società che corre veloce e che discute tanto di valori, rischiamo di dimenticare quei valori fondanti che in realtà non mutano: quelli della pace, della libertà, del rispetto reciproco, del sostegno ai più bisognosi. I racconti del sacrificio, fino a quello più completo della vita, portato avanti in quel periodo sempre più viene demandato a momenti celebrativi e purtroppo, con il passare degli anni, le memorie storiche di quei giorni pian piano ci salutano. Sono ormai perle rare. Le memorie storiche di una comunità sono fondamentali, sono punti di riferimento e oggi permettetemi di rivolgere un pensiero anche al nostro Samuele Vuiller, che non è più qui con noi. Mai assente in questi momenti, mi piace ricordarlo quale esempio, insieme a tanti altri, di passione e amore per il proprio territorio e la propria comunità".

Rispetto al passaggio dei valori del 4 novembre alle giovani generazioni, il Sindaco ha poi invitato tutti a partire dal senso della festa dell'Unità Nazionale quale momento di unità di spirito, unità di azione, unità nella comunità. "Spesso invece ci dividiamo, ci critichiamo e abbiamo smesso di essere rispettosi nei confronti degli altri - Ha evidenziato Miserocchi - Potremmo vivere meglio se recuperassimo quel senso di civiltà, di rispetto reciproco, di impegno, di disponibilità e di costruttività che questa Giornata, da oltre cento anni, ci indica come fondamento della nostra Patria. Questo è quello da cui possiamo ripartire per ricostruire il nostro tessuto sociale e per lavorare tutti a un bene che è quello comune, ma che sembra soggiacere sempre più a quello personale. Fortunatamente ci sono anche segnali che vanno in direzione opposta, e arrivano dai nostri giovanissimi, l’esempio sono le tante manifestazioni portate avanti nelle settimane scorse per dire ai Governi che serve un cambio di paradigma, nel caso specifico a difesa del clima, ma se lo allarghiamo diventa un messaggio e una richiesta a difesa del futuro benessere di tutti, con una prospettiva presente e futura".

E richiamando il lavoro delle Forse armate e di tutti gli uomini in divisa ha aggiunto "Le Forze armate rappresentano uno degli ambiti in cui la comunanza di valori, l'unità di intenti, il rispetto, il coraggio e l'impegno ci rappresentano al meglio. Le Forze Armate di ieri e quelle di oggi ci ricordano quindi che, se come individui prima, cittadini poi e infine comunità recuperiamo i nostri VALORI ,possiamo dare spazio alla fiducia, al rispetto, all’onestà per costruire tale futuro a beneficio di tutti.

Ai militari impegnati all’estero, si aggiungono quanti quotidianamente operano all’interno dei confini nazionali, all’interno delle regioni e dei nostri paesi. Sono quelli che conosciamo meglio, che ci sono vicini, e che ringraziamo per il loro operato.Per questi motivi oggi, a oltre 100 anni di distanza dal quel fatidico 4 novembre, credo che quello che possiamo fare per dare un significato al sacrificio di molti, è di ricordarne il significato ed esprimere un sentito ringraziamento alle donne ed agli uomini delle nostre Forze Armate e a tutti coloro che indossano una divisa e che ogni giorno lavorano per la sicurezza di tutti, garantendo il rispetto di quelle regole tanto fondamentali per la convivenza e la crescita delle nostre comunità".

Viva l’Italia, viva la Valle d'Aosta, viva le Forze Armate, viva la libertà e chi la difende.

Ultimo aggiornamento: 01/02/2024, 16:15

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