Descrizione
Due versanti, quello italiano e quello francese, ancora una volta uniti nel ricordo della tragedia che il 24 marzo del 1999 costò la vita a 39 persone, imprigionate nell’inferno di fuoco che scoppiò all’interno del tunnel del Monte Bianco. Il ricordo è ancora vivo e oggi si sono svolte le commemorazioni sui versanti italiano e francese.
A Courmayeur la sirena ha suonato come tutti gli anni da quel tragico 24 marzo e nel minuto di silenzio il pensiero è andato alle vittime, alle famiglie, e a tutti coloro che in quei giorni difficili si sono spesi per cercare di far fronte a qualcosa di inimmaginabile che ha colpito profondamente la comunità valdostana. A Courmayeur a presenziare alla breve celebrazione e alla benedizione di don Padre Marino, c’era, tra gli altri, il Sindaco di Courmayeur, Roberto Rota.
Nella seduta odierna il Consiglio Valle ha commemorato il 22° anniversario della tragedia con un minuto di silenzio e nelle parole del Presidente del Consiglio Valle e del Presidente della Regione. “Come Consiglio Valle – ha detto il Presidente Alberto Bertin – rinnoviamo la memoria delle 39 vittime, fra le quali sei valdostani, che perirono nell’incendio ed esprimiamo la nostra vicinanza alle loro famiglie. Ricordiamo anche l’impegno di coloro che hanno prestato soccorso in quei momenti drammatici, a scapito della loro vita stessa.”
Per il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, “au cours de plus de trente ans, le tunnel a été une possibilité quotidienne de contact direct avec Chamonix et la France: ce jour-là, nous nous sommes rappelés à travers le drame de l’importance de ce lien et de l’ambition de cet ouvrage. La sécurité du tunnel du Mont-Blanc a été mise au centre de travaux importants, où la technologie est au service du transport et de la rapidité de réaction face aux dangers. Il s’agit d’un parcours qui doit être continuel, pour permettre à cet ouvrage d’être mis au jour de façon constante. C’est ce qui est en train d’arriver de nos jours aussi, avec les fermetures nocturnes qui permettront de travailler sur plus d’un kilomètre de route. Cette liaison précieuse entre la Vallée d’Aoste et la Haute-Savoie est un axe indispensable pour l’Europe entière. La coopération entre les deux côtés du Mont Blanc est la seule route à suivre pour projeter le tunnel dans le futur, en gardant la mémoire de ceux qui sont mort il y a vingt-deux ans.”